Oggi sono qui, insieme a tutti i candidati 5 stelle per le europee 2014, per ridare dignità al nostro Paese. Per riconquistare la sovranità che ci siamo lasciati scappare dalle mani a causa di governanti incompetenti o collusi. Ormai l’unico modo per riprenderci la nostra sovranità è andare in Europa, portando le istanze dell’Italia, finora inascoltate! Perché chi doveva tutelarci, chi doveva difendere gli interessi di una nazione, non l’ha fatto. Ci hanno consegnati in una trappola fiscale come il Fiscal Compact, che ci costringerà a pagare sanzioni astronomiche che metteranno in ginocchio l’Italia, se non andiamo a far sentire la nostra voce e a rinegoziare trattati iniqui, degni del peggior strozzinaggio.
Noi vogliamo, invece, che la qualità della vita e la salute delle persone siano finalmente al centro, e non la finanza, non gli interessi di mostri economici multinazionali, tanto cari alla Troika della BCE, del Fondo Monetario Internazionale e della Commissione Europea, organi non democratici di nominati e non eletti da nessuno.
Ecco un esempio concreto. Quando sento che il nostro “Made in Italy” viene svenduto, straziato e stravolto, vedo l’immensa perdita economica e culturale che subisce il nostro paese, ma anche tutta l’umanità. Consideriamo un prodotto importante per noi liguri: l’olio extra-vergine d’oliva. Oggi l’olio extravergine può essere venduto come tale secondo il nuovo Regolamento Comunitario Europeo, anche se contiene 75mg/kg di alchil-esteri (un marker presente in oli cattiva qualità), cioè fino a sette volte la quantità consentita dalla legislazione italiana (10-15 mg/kg), trasformando così olio di prima qualità in olio scadente e malsano, miscelato com’è con oli di recupero! L’Italia, da sempre, è la migliore e maggiore produttrice di olio extra-vergine di qualità, perché dunque abbassare il livello?
Dobbiamo invece prendere il meglio da tutti i paesi d’Europa per creare una comunità virtuosa, al rialzo, dov’è bello vivere, dove il cittadino è rispettato e tutelato.
Vogliamo un’Europa dove la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, o Carta di Nizza, documento di cui si parla troppo poco, non sia più un accessorio marginale, di cui farsi belli allegandola formalmente ai Trattati, ma diventi un punto di partenza per costruire l’Europa come comunità felice, nella quale al centro di ogni decisione ci saranno i diritti di noi cittadini e non gli interessi e i guadagni delle Banche e di altri enti alieni alla democrazia.
Possiamo iniziare a farlo con i 7 punti per l’Europa del programma del MoVimento 5 Stelle per le Elezioni Europee del 25 maggio 2014!
Riprendiamoci la nostra sovranità!
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